La colletta di cibo

di Simone Bassi

Nell’ultimo sabato di novembre c’è la ‘Giornata nazionale della colletta alimentare’, un’occasione semplice, quanto utilissima, per vivere gesti di solidarietà possibile. Tanti gli esercizi coinvolti

Sabato 25 novembre 2017 si terrà in tutta Italia la XXI edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (Gnca), promossa dalla Fondazione Banco Alimentare.

145.000 volontari in quasi 13.000 supermercati, inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che verranno distribuiti a 8.035 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) che aiutano più di1.585.000 persone bisognose in Italia, di cui quasi 135.000 bambini fino a 5 anni. Le donazioni di alimenti ricevute in quel giorno andranno a integrare quanto il Banco Alimentare recupera grazie alla sua attività quotidiana, combattendo lo spreco di cibo, oltre 66.000 tonnellate già distribuite quest’anno. 4 milioni e 742mila persone di persone in Italia soffrono di povertà alimentare, di questi 1milione e 292mila sono minori.

In questo mare di bisogno la Fondazione Banco Alimentare, nel solco dell’intenzione espressa da Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale dei Poveri, invita tutti ad un cambio di prospettiva. “Non pensiamo ai poveri – scrive il Santo Padre – come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana […]. Queste esperienze, pur valide e utili […] dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo a d una condivisione che diventi stile di vita […] La loro mano tesa verso di noi è anche un invito […] a riconoscere il valore che la povertà in se stessa costituisce. La povertà è un atteggiamento del cuore […] e permette di vivere in modo non egoistico e possessivo i legami e gli affetti”. Da qui l’invito a partecipare alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare con rinnovato impeto, donando una parte della propria spesa a chi ha bisogno. In questi 20 anni questo gesto di carità è diventato quello più partecipato in Italia, nel 1996 erano 14.800 i volontari coinvolti, oggi oltre 145.000, con più di 5.500.000 donatori l’anno scorso. I figli stanno peggio dei genitori, i nipoti peggio dei nonni. La povertà in Italia tende a crescere con il diminuire dell’Italia. Questo in sintesi quanto afferma il Rapporto 2017 su povertà giovanili ed esclusione sociale in Italia, stilato dalla Caritas. Se negli anni che hanno preceduto la crisi economica la categoria più svantaggiata era quella degli anziani, da circa un lustro sono invece i giovani e i giovanissimi (under 34) a vivere la situazione più critica, decisamente più drammatica di quella vissuta dai loro nonni. In Italia un giovane su dieci vive in uno stato di povertà assoluta. Nel 2007 si trattava appena di uno su 50.

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